Mostre

ZAC – Cantieri Culturali della Zisa – Palermo: “Cuba. Tatuare la Storia” (Slide Show)

La mostra “Cuba. Tatuare la storia” aperta al pubblico da venerdì 7 ottobre negli spazi espositivi di Zac Zisa Arti Contemporanee di Palermo. L’esposizione, che potrà essere visitata fino al 18 dicembre, traccia una linea guida sull’arte cubana, dentro e fuori dell’isola, e vede la partecipazione di 31 artisti cubani tra i più noti e influenti nel panorama artistico internazionale, attivi dalla fine degli anni Settanta in poi. Seconda tappa della collaborazione tra le due istituzioni dopo la personale della performer guatemalteca Regina José Galindo nel 2015, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo in coproduzione con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. È curata da Diego Sileo e Giacomo Zaza, organizzata da ruber.contemporanea con il coordinamento progettuale di Antonio Leone e Giulia Ingarao e l’allestimento a cura di Giuseppe Pulvirenti ed è realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo. A Zac, durante l’opening della mostra, alle 18,30, il performer Carlos Martiel presenterà un’azione inedita dal titolo Plaga. Cuba è nell’immaginario collettivo luogo utopico e di contraddizioni: simbolo di resistenza per alcuni, di protesta per altri. Accostare lo sguardo a un Paese estremamente complesso e alla sua esperienza artistica più recente non consente di omettere la dimensione politica e storica del Paese, in relazione a quanto avvenuto nell’ultimo cinquantennio. “Ancora un grande evento culturale internazionale a Palermo – afferma il Sindaco Leoluca Orlando – ancora una grande mostra internazionale ospitata all’interno dei Cantieri Culturali. E grazie all’arte, Palermo partecipa allo straordinario momento storico che Cuba sta vivendo, dopo la fine di un terribile lunghissimo embargo. L’arte si conferma grande ponte fra le culture, capace di andare oltre qualsiasi barriera e frontiera”.
(ANSA – http://www.ansa.it/sicilia/notizie/20…)

Fotografie e montaggio: Salvatore Clemente (http://salvatoreclemente.blogspot.it/)

Brano musicale: “Yellow Sky” degli Indicative (https://www.facebook.com/indicative/?…)

Mostre

“Odyssey”: Ai Weiwei a Palermo – ZAC Cantieri Culturali della Zisa (Slide show)

Oltre mille metri quadrati di “floorpaper” con un motivo iconografico composto da un intreccio di immagini tratte dai social media e dal materiale raccolto dall’Artista nel corso dei suoi viaggi nei diversi campi profughi del mondo, ed organizzato formalmente secondo stilemi che si ispirano agli elementi grafici e compositivi delle antiche civiltà greche ed egizie. Le illustrazioni stilizzate in bianco e nero presentano immagini giustapposte, come nella pittura vascolare greca, e i contenuti rimandano all’immaginario mediatico del XXI secolo, rappresentato da scene di militarizzazione, migrazione, fuga e distruzione.
Odyssey nasce da un progetto di ricerca sui rifugiati e sui campi profughi nel mondo, avviato nel 2015 dal grande artista cinese che vive e lavora tra Berlino e Pechino ed è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e da Amnesty International Italia nell’ambito di “Diritti in Cantiere”, una ricca serie di iniziative culturali ed educative che ha preceduto i lavori della sua XXXII Assemblea generale. L’organizzazione è di ruber.contemporanea, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Palermo | dICODA Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’Arte.
Un progetto di ricerca che ha radici profonde, come spiega lo stesso artista: «Ho pensato alla mia esperienza come rifugiato. Quando sono nato, mio padre, Ai Qing, è stato denunciato come nemico del partito e del popolo. Siamo stati mandati in un campo di lavoro in una regione remota lontano da casa […] È un’esperienza terribile essere considerato straniero nel tuo paese, nemico della tua gente e delle cose che più mio padre amava» (Laundromat, Jeffrey Deitch Gallery, New York, 2016). Il suo interesse per lo studio di questo tema nasce già nel 2011, quando Ai Weiwei viene arrestato, ma può concretizzarsi solo nel 2015 quando gli viene restituito il passaporto e la possibilità di viaggiare fuori dalla Cina per visitare i campi profughi di diversi paesi, tra cui Grecia, Turchia, Libano, Giordania, Israele, Gaza, Kenya, Afghanistan, Iraq, Pakistan, Bangladesh, Messico. Nel 2016 gira un documentario sulla situazione mondiale dei rifugiati.
Ai Weiwei, da sempre impegnato tra attivismo politico e ricerca artistica, è forse l’artista cinese oggi più famoso nel mondo e nel 2015 è stato nominato Ambasciatore della Coscienza di Amnesty International. Ha realizzato per Palermo un’istallazione di straordinaria forza che condensa in una grafica allo stesso tempo terribile per la forza dei contenuti e accattivante per la pulizia della forma, le immagini raccolte in questi anni di ricerca. (fonte: https://www.amnesty.it/grande-success…)

Fotografie e montaggio: Salvatore Clemente (http://salvatoreclemente.blogspot.it/)

Mostre

Ernesto Bazan: “Cuban Trilogy” – Mostra fotografica presso ZAC di Palermo 29/7-25/9/2016 (Video)

Inaugurazione della Mostra fotografica “Cuban Trilogy” di Ernesto Battaglia a Palermo presso Cantieri Culturali alla Zisa – Spazio ZAC – Zona Arti Contemporanee.
Presentazione a cura di Daniele Alamia, con interventi dell’Assessore alla Cultura e Spazi Culturali del Comune di Palermo Andrea Cusumano e del Prof. Gabriele Morello.

Fotografie, riprese e montaggio: Salvatore Clemente (http://salvatoreclemente.blogspot.it/)

“Questa mattina sento l’esigenza di scrivere in italiano, la nostra amata lingua, sulla mostra a che verrà inaugurata il 29 luglio alle 18,30 nel bellissimo spazio ZAC ai Cantieri Culturali della Zisa a Palermo sulla mia trilogia cubana. Colgo l’occasione per ringraziare numerose persone che fanno parte di questa squadra affiatata che mi sta aiutando nella realizzazione di questo grande sogno dopo SOLAMENTE 14 anni di vita e di fotografia a Cuba e altri DIECI anni di auto-produzione dei tre libri che fanno parte della trilogia: Bazan Cuba, Al Campo e Isla. Si tratta della prima mostra in Italia in cui sia possibile vedere una parte importante di questo lavoro intimo sul popolo cubano.
Sono profondamente grato a Leoluca Orlando sindaco della città e amico personale che ha sostenuto il mio lavoro in tutti questi anni.
Ringrazio anche Andrea Cusumano, assessore alle politiche culturali del comune per star facendo tutto il possibile nella realizzazione della mostra e di tutto il suo all’allestimento. A seguire esprimo la mia gratitudine per due dei miei angeli custodi: gli amici fraterni Gaetano Calà, direttore dell’ANFE che assieme a me da anni sognava questo avvenimento, e il mio compare Daniele Alamia che ha curato l’intera mostra in maniera commovente; ringrazio anche Max Jon ovverosia l’architetto Massimo Di Bella per il bellissimo allestimento.
Un altro pilastro è stato sicuramente Francesco Bertolino, consigliere comunale che ci ha aiutato enormemente assieme a Elisabetta Briguglio coordinatrice dell’evento e Paola Nicita che ha curato con grande sensibilità l’ufficio stampa. A questa nota aggiungo con molta gioia il nome dell’amico giornalista Salvatore Cusimano, direttore della Rai qui a Palermo che con la sua grande sensibilità mi ha aiutato personalmente nella diffusione dell’evento.
Un grazie di cuore a tutti i volontari che ci hanno dato una mano e a tutti gli amici e studenti che in tutti questi anni mi hanno accompagnato inquesto lungo percorso che è la vita. Chiudo citando le parole che Daniele Alamia ha scritto:”Susan Sontag nel suo saggio “Sulla Fotografia” dice che …”alcuni fotografi si pongono come scienziati altri come moralisti. Gli scienziati fanno un inventario del mondo, i moralisti si occupano dei casi difficili”. Penso che Ernesto Bazan non appartenga a nessuna di queste categorie. Penso che egli appartenga alla categoria dei poeti. A quella categoria di artisti capaci di guardare il mondo da un’angolatura diversa, in grado di librarsi in alto e restituirci una visione globale come quella del falco (della copertina di isla) che sa concentrare l’attenzione su un soggetto e dal tutto estrapolare quella piccola porzione che giustifica e spiega quella totalità.
Ernesto Bazan” (https://www.facebook.com/ernesto.baza…)

Mostre

ZAC ai Cantieri Culturali alla Zisa, l’antologica di Mustafa Sabbagh (Slide show)

“La città di Palermo accoglie Mustafa Sabbagh a ZAC, riconoscendo in lui un comune codice genetico quello di un funambolo che, non dimenticando il rischio della caduta, vuole imparare a volare – e farlo attraverso il linguaggio a lui più congeniale, l’arte. Oggi più che mai abbiamo bisogno di ricollegare le nostre radici alle ali. Tenere ferma la consapevolezza della nostra storia, delle nostre tradizioni e della nostra cultura, pur coltivando l’ambizione a volare attraverso l’accoglienza ed il coraggio di scegliere la propria identità, atto supremo di libertà” (Leoluca Orlando, Sindaco della Città di Palermo).
Sabbagh, artista italo giordano, già assistente di Richard Avedon e docente al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, dopo una brillante carriera come fotografo di moda, riconosciuta dai magazines più prestigiosi del mondo, decide di concentrare la sua ricerca nell’arte contemporanea per mezzo della fotografia e della video-arte, attraverso una sorta di contro-canone estetico dove il punctum è la pelle – diario dell’unicità individuale. Armonia dell’imperfezione, indagine psicologica e studio antropologico attraverso la costruzione dell’immagine, sono gli stilemi che Sabbagh trasferisce con disinvoltura dalle pagine patinate, alle gallerie più famosi del mondo – tra cui il Musée de l’Élysée di Losanna, considerato tempio internazionale della fotografia.
A Palermo l’artista, nei 2000 mq dell’ex hangar industriale dell’inizio del Novecento, espone oltre 75 opere fotografiche tra le più famose, 10 opere video e tre nuove video-installazioni site-specific, oltre all’installazione fotografica acquisita dalla collezione permanente di arte contemporanea del MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo (Roma), che verrà presentata in anteprima assoluta, come molte delle opere inedite che l’artista ha scelto di battezzare a Palermo. Di questa mostra Sabbagh firma anche la curatela e nella sua idea lo spazio ZAC sarà concepito come un contenitore della schizofrenia contemporanea, un grande armadio che vive del suo disordine e della psicosi di chi lo possiede, metafora di un’umanità disorientata, schizofrenica nell’occultamento delle sue paure, qui catalogate dall’artista. Un’umanità dimentica della sua stessa umanità, dell’urgenza di integrazione – individuale e sociale, da qui il monito di Sabbagh che invece richiede come fosse un comandamento laico: non dimenticare.
“Uno schizofrenico non dimentica; uno schizofrenico accumula” scrive Sabbagh, “come in un disturbo da personalità multipla, come in uno zapping impazzito”. Nell’idea di questo nuovo allestimento, le opere d’arte di Mustafa Sabbagh si ribellano alla prevedibilità di un ordine filologico, per irrompere in contraddizioni necessarie. (fonte: http://www.artemagazine.it/mostre/arte-contemporanea/item/1199-zac-ai-cantieri-culturali-alla-zisa-l-antologica-di-mustafa-sabbagh)

XI COMANDAMENTO: NON DIMENTICARE
mostra antologica di MUSTAFA SABBAGH
DAL 21 MAGGIO AL 17 LUGLIO 2016
INAUGURAZIONE: SABATO 21 MAGGIO, ORE 18.30

ZAC Zisa Zona Arti Contemporanee
Cantieri Culturali alla Zisa, via Paolo Gili, 4, Palermo
dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 18.30
telefono: 091 8431605 | email: museispaziespositivi@comune.palermo.it

Fotografie e montaggio: Salvatore Clemente (http://salvatoreclemente.blogspot.it/)

Mostre

Anthologia – Mostra fotografica di Letizia Battaglia – ZAC Cantieri Culturali della Zisa PA (Video)

Immagini della inaugurazione della mostra “Anthologia” che raccoglie una moltitudine di scatti in bianco e nero realizzate dalla fotografa Letizia Battaglia nell’arco della sua carriera.
Un insieme di documenti che illustrano la Sicilia in tutti i vari aspetti, positivi e non.
La mostra costituisce un omaggio del Comune di Palermo ad una affermata artista che ha saputo raccontare attraverso la fotografia le peculiarità isolane e la profondità delle radici che la legano alla sua terra; con quell’amore-odio che ha accomunato molti siciliani verso la propria isola e che Lei è riuscita a rappresentare, attraverso fotografie cruente di cronaca e di vita quotidiana, con una narrazione unica ed efficace.
L’insieme delle immagini costituiscono una carrellata di storia, una “Anthologia” appunto di Palermo, della Sicilia e del Sud dell’Italia più in generale.

Fotografie, riprese e montaggio: Salvatore Clemente (http://salvatoreclemente.blogspot.it/)

Brano musicale: “Silencio” eseguito da Anibal Palazolo


Articolo tratto da http://www.balarm.it/foto/anthologia-…

“Anthologia”: Letizia Battaglia si racconta in fotografia.
Rabbia, gusto, orrore e un sincero amore per le storie che le sue fotografie raccontano con uno scatto rubato al tempo: lo spazio Zac ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo ospita la grande retrospettiva della fotografa palermitana Letizia Battaglia, “Anthologia”, la cui inaugurazione è in programma sabato 5 marzo alle ore 18.00.
Visitabile ad ingresso gratuito da domenica 6 marzo a domenica 8 maggio, la mostra è stata curata da Paolo Falcone in collaborazione con la Fondazione Sambuca, voluta dal sindaco Leoluca Orlando e propone 140 lavori esposti per la prima volta per celebrare gli ottant’anni di Letizia Battaglia: un omaggio alla sua carriera riconosciuta a livello internazionale.
“Anthologia” è un percorso dal forte impatto emotivo che riflette la grandezza e il coraggio di una fotoreporter mossa da sentimenti forti e contrastanti per la sua terra, che racconta storie di donne, bambini, di politica e di mafia, una ricercatrice che indaga la realtà e la mostra attraverso immagini. L’esposizione raccoglie fotografie di grande formato in bianco e nero, insieme a videointerviste, libri sull’artista e materiale inedito.
La mostra, che nasce grazie anche alla collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, è visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.30.

Mostre

ZAC: Zona Arti Contemporanee – Cantieri Culturali Zisa – Palermo (Slide show)

ZAC è il nuovo spazio all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa dedicato alle arti contemporanee. La prima iniziativa di Zisa Zona Arti Contemporanee è il progetto/laboratorio “Artisti per ZAC”, un’azione performativa, un work in progress in cui gli artisti sono invitati per tre mesi alla condivisione di uno spazio, di una temporalità e di un progetto per Palermo.

Fotografie e montaggio: Salvatore Clemente (http://salvatoreclemente.blogspot.it/)

Brano musicale: “Yellow Sky” remixed by Your Noisy Neighbors
dall’Albun “5 Shots // Yellow Sky” – Recorded & Mixed by Pietro Pitingaro & Indicative (http://qanatrecords.bandcamp.com/albu…)